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giovedì 19 maggio 2011

Un Angry Birds gigantesco e reale!



Che il titolo Rovio abbia ormai popolato i nostri device non c’è dubbio. Stesso discorso dicasi per l’invasione del mercato dei portachiavi, magliette, cover e tanto altro. Mancava solo la realizzazione di un grande plastico da mostrare pubblicamente in piazza! “Mancava”, appunto. Adesso c’è anche questo. Date uno sguardo al video sottostante!
C’è perfino la banda musicale che intona il classico jingle di sottofondo. Buona visione!

mercoledì 18 maggio 2011

Su PlayBoy di maggio l’intervista integrale a Steve Jobs del 1985, dove il CEO di Apple predisse anche il futuro!

Chi si è avvicinato al mondo Apple da poco e solo grazie all’iPhone, avrà imparato a conoscere uno Steve Jobs molto puritano, sempre puntuale nel ribadire che Apple è contro la diffusione di materiale erotico tramite i suoi dispositivi e sempre molto ermetico nel rilasciare dichiarazioni pubbliche. Ma tanti anni fa il giovane Steve era decisamente più open-minded e molto più disponibile al pubblico, a tal punto da rilasciare un’indimenticabile intervista niente poco di meno che a PlayBoy… Si si avete sentito bene, proprio PlayBoy, il noto mensile erotico che da mesi cerca di essere approvato in versione digitale su iOS ma senza successo. Di seguito il testo integrale di quell’intervista che vi consigliamo di leggere per intero. Scoprirete perchè Steve Jobs è considerato uno dei più grandi visionari dell’era digitale!



A 23 anni era già multimilionario, eppure il suo lavoro era solo all’inizio. Sulla soglia dei 30 anni, nel 1985, il genio papà del Macintosh ripercorre con Playboy i suoi primi successi predicendo il futuro informatico del mondo.

Ha creato il primo computer del pianeta dotato di mouse ed icone grafiche, ma la rivoluzione informatica che porta il suo volto non ha riguardato solo la fine degli anni Settanta bensì si è mantenuta viva fino ai giorni nostri. Infatti Steve Jobs, cofondatore della Apple e padre del Macintosh, il computer più famoso del mondo, tutt’oggi continua a stupirci con le creazioni più all’avanguardia, ultima fra tutte il già celebre iPad. Concreto ma anche idealista, Jobs, appena ventinovenne, raccontava a Playboy i retroscena della svolta elettronica che cambiò per sempre il mondo.

Playboy: Siamo sopravvissuti al 1984 e i computer non hanno preso possesso del mondo. Se c’è un responsabile della loro proliferazione quello sei tu, padre appena 29enne di questa rivoluzione. Secondo te i computer cambieranno la nostra vita, ma come convincere gli scettici?

Steve Jobs: “Il computer è lo strumento più incredibile mai esistito, incarna mille cose in una: calcolatrice, quaderno… niente è così versatile. Non abbiamo idea di quanto si spingerà lontano: già adesso migliora la qualità delle nostre vite, facendoci svolgere in pochi minuti operazioni che prima avrebbero richiesto ore, ma più si andrà avanti più sarà capace di maggiori azioni”

Playboy: Ma concretamente perchè uno dovrebbe comprarsi un computer?

Jobs: “Le risposte sono varie, come lo sono le persone. Sul lavoro, il computer consente di preparare documenti molto più velocemente e con una qualità superiore, ottimizzando la produttività di un ufficio e spingendo le persone a essere più creative. I computers non sono altro che strumenti, quindi atti a consentire un lavoro migliore. A livello didattico, un computer, come solo i libri, permette un’interazione infinita”.

Playboy: Cosa mi dici invece di un computer in casa, per uso personale?

Jobs: “Al momento questo mercato è più concettuale che reale. La prima ragione per comprarsi un computer per la casa è ovviamente quella di poter lavorare in comodità. Al di là di questo, una persona potrebbe volerne uno semplicemente per erudirsi a livello informatico: si parla di questa rivoluzione ed è giusto capirla, imparare. Presto i computer diventeranno essenziali in tutte le case per un motivo cruciale: consentiranno di connettersi a una rete di comunicazione su scala nazionale. Sarà una rivoluzione paragonabile a quella del telefono”



Playboy: Però al momento chiederesti a un compratore di investire 3000 dollari in un computer da casa basandosi solo su una speranza, una statistica?

Jobs: “Nel futuro non sarà più un semplice atto di fede. Il problema di adesso è che non abbiamo ancora compreso totalmente il potenziale del computer, è come se qualcuno cento anni fa avesse chiesto ad Alexander Bell “Cosa si potrà fare col telefono?”. Il primo telegrafo pubblico è stato inaugurato nel 1844 e ha rivoluzionato le comunicazioni, e si era parlato di metterne uno su ogni scrivania in America per aumentare la produttività. Ma non avrebbe funzionato, le persone non lo avrebbero davvero utilizzato perchè per farlo occorreva imparare ad usarlo: ci volevano più o meno 40 ore per apprendere codici e morse, nessuno avrebbe mai fatto tale sforzo. Se il telefono ha avuto tale successo è perchè consentiva le stesse operazioni del telegrafo senza fatica, e aggiungendo inoltre la possibilità di parlare realmente. Oggi siamo nella stessa situazione: il nostro Mac come il telefono, là dove il Pc IBM è il telegrafo. Non solo comunicazione, ma anche immagini, creatività, stile individuale”.



Playboy: Quanto ci è voluto per sviluppare il Macintosh?

Jobs: “Due anni per il computer in sè, molti altri per lo studio del progetto. Non penso di aver mai lavorato così duramente a qualcosa, ma è stata la miglior esperienza della mia vita, e chiunque ci abbia lavorato dirà lo stesso. Alla fine, quando era pronto, nessuno di noi voleva davvero lanciarlo sul mercato perchè sapevamo che dopo non sarebbe più stato solo nostro. Ma quando l’abbiamo presentato per la prima volta c’è stata un’ovazione del pubblico lunga cinque minuti: non potevamo credere ai nostri occhi, abbiamo cominciato a piangere”.

Playboy: Alcuni critici sostengono che la tua tattica consista nell’adescare i veri appassionati di tecnologia imponendo prezzi stellari, che poi abbassi per interessare il resto del mercato.

Jobs: ” E’ semplicemente falso. Appena vediamo che i prezzi possono essere abbassati siamo lieti di farlo. E’ vero che i nostri computer oggi costino meno degli anni passati, ma questo vale anche per quelli IBM. Il nostro scopo è raggiungere decine di milioni di persone, e per farlo un prezzo accessibile è cruciale. Sarei più che felice di poter vendere un Macintosh per 1000 dollari. Il Mac oggi rappresenta un nuovo canale: prima c’erano solo l’Apple II e il Pc IBM, ora invece c’è una terza alternativa”.

Playboy: Che differenza c’è tra le persone che hanno idee geniali e quelle che realmente le sviluppano?

Jobs: ” Facciamo un paragone con l’IBM. Perchè loro hanno prodotto il PCjr e noi il Mac? Pensiamo che il Mac venderà miliardi, ma non l’abbiamo costruito per nessuno tranne noi stessi. Noi eravamo i suoi soli giudici, non ci siamo preoccupati di alcuna ricerca di mercato, volevamo solo costruire la cosa migliore che potessimo”.

Playboy: Stai dicendo che le persone della IBM non hanno la stessa fiera considerazione del loro prodotto?

Jobs: ” Se l’avessero avuta non avrebbero prodotto il PCjr. A me sembra evidente che l’abbiano costruito basandosi solo sui risultati delle loro ricerche di mercato, insomma facendolo su misura per un determinato segmento di utenti, al fine di coinvolgere più persone all’acquisto e guadagnare molti soldi. Le nostre motivazioni invece erano diverse: volevamo creare il computer migliore che si fosse mai visto”.



Playboy: Torniamo indietro ai veri predecessori del Mac: quanto hanno influito i tuoi genitori nell’incoraggiare la tua passione per i computer?

Jobs: ” Hanno incoraggiato i miei interessi in generale. Mio padre era un meccanico, aveva delle mani magiche con cui sapeva aggiustare tutto, smontare e ricostruire. Questo mi ha sicuramente ispirato, e visto che mi stavo avvicinando soprattutto alla sfera dell’elettronica, mi portava a casa oggetti del genere da smontare e assemblare. Quando avevo 5 anni è stato trasferito per lavoro a Palo Alto, e così siamo andati a vivere nella Silicon Valley”.

Playboy: Come ti sei avvicinato ai computer?

Jobs: “Un mio vicino di casa faceva l’ingegnere per la Helwett-Packard e mi ha insegnato tantissime cose. Ogni martedì una decina di ragazzini venivano invitati nella sede principale, ci facevano vedere i computer lasciandoci armeggiare un po’. Avevo 12 anni la prima volta che ho visto un computer, ne ho voluto immediatamente uno”.

Playboy: Hai anche lavorato per la Helwett-Packard. Come è successo?

Jobs: Quando avevo circa 13 anni volevo provare a costruire qualcosa di simile da solo e mi servivano alcuni componenti. Ho chiamato Bill Helwett in persona (fondatore della Helwett-Packard) – il suo numero era sulla guida del telefono – per chiedergli consigli. Abbiamo parlato per venti minuti, non mi conosceva affatto però accettò di darmi le parti che mi servivano e inoltre mi offrì un lavoro estivo presso la società, ad assemblare regolatori di frequenza. Quando sono arrivato lì il primo giorno ero eccitatissimo, sono andato dal mio supervisore ad esprimere tutta la mia gioia verso quell’opportunità: gli ho detto che la mia cosa preferita in assoluto era l’elettronica, lui mi ha risposto che la sua era scopare!”. [ride]

Playboy: Quando hai incontrato Steve Wozniak, con cui hai fondato la Apple Computer?

Jobs: “A 13 anni, ci siamo incontrati nel garage di un amico comune. Lui ne aveva più o meno 18, è stato il primo che incontrato a saperne più di me in campo di elettronica. Siamo diventati buoni amici per gli interessi comuni e la nostra ironia. Abbiamo ogni sorta di bravata insieme, come la vendita dei blue-box”.

Playboy: Intendi dire quegli apparecchi illegali con cui si potevano fare telefonate gratuite nel mondo?

Jobs: “Esatto. Una volta abbiamo telefonto in Vaticano spacciandoci per Kissinger e chiedendo di parlare con il Papa. Sono andati a svegliarlo nel mezzo della notte prima di capire che fosse uno scherzo.”.

Playboy: Eri o sei mai stato un vero e proprio nerd?

Jobs: “Non sono mai appartenuto a un vero e proprio mondo, a quei tempi c’erano tantissime cose che andavano avanti contemporaneamente. Mi ero avvicinato alla letteratura, ai classici come Shakespeare e Dylan Thomas, e alla poesia di Bob Dylan che a me e Wozniak piaceva molto. La California era un mondo a parte: a Stanford potevi trovare LSD fatto in casa o fare sesso con la tua ragazza liberamente sulla spiaggia. C’era un senso di sperimentazione e apertura unico, il misticismo orientale stava dilagando, era tutto diverso”.

Playboy: A quei tempi come pensavate di dare il vostro contributo nel mondo? Pensavate alla politica?

Jobs: “Nessuno dei miei compagni dell’università di Reed si è dato alla politica, sono tutti entrati in affari, il che è buffo dato che eravamo quel genere di persone interessate ad andare in India e trovare il vero senso della vita. I soldi comunque non ci sono mai interessati, certo tutti noi ne abbiamo fatti molti, ma non è mai stato un vero scopo, i nostri stili di vita non sono affatto cambiati. Ci interessava solo provare qualcosa di nuovo, imparare, crescere… Questo tipo di idealismo sarebbe stato frustrato dalla politica”.

Playboy: Dopo l’università di Reed sei tornato nella Silicon Valley dove hai risposto all’annuncio di lavoro: “Fai soldi divertendoti”.

Jobs: “Esatto. Avevo voglia di viaggiare e mi serviva denaro. L’annuncio era della compagnia di videogiochi Atari, e mi hanno assunto anche se non avessi alcuna esperienza lavorativa a parte quella fatta da ragazzino. La Atari aveva spedito dei giochi in America che però erano risultati difettosi. Dato che sapevo come risolvere quei problemi, mi sono proposto di andare là a farlo, prendendomi poi un’aspettativa. Sono stato in Svizzera e poi da lì ho raggiunto Nuova Delhi rimanendo in India per diverso tempo”.

Playboy: Com’e’ stato tornare in America?

Jobs: “E’ stato soprattutto uno shock culturale. Continuavo a vedere Wozniak, frequentavamo qualche riunione di club di computer fai da te, dove gli appassionati comparavano idee e strumenti. La novità era un kit per computer chiamato Altair, un’idea stupenda che permetteva per la prima volta di avere un computer proprio, personale. Non era mai stato possibile prima comprarsene uno. L’Altair venne fuori nel 1975 al costo di nemmeno 400 dollari”.



Playboy: Insomma, il primo computer da casa. E avete deciso che avreste potuto farne uno migliore?

Jobs: “In verità l’Altair offriva solo il brivido di poter possedere un computer proprio, non c’era molto da fare, non c’era grafica, tutto era ancora alfanumerico. Non abbiamo stabilito nulla, è solo successo… Lavoravo spesso di notte all’Atari e Wozniak veniva a farmi compagnia, mi aiutava quando c’era qualche problema nei miei progetti e si dilettava a provare varie cose. A un certo punto se ne è venuto fuori con un terminale di computer annesso a un dispositivo video. Poco dopo ha unito un microprocessore, creando così quello che poi abbiamo chiamato Apple I. Tutto qui, era solo una cosa fatta per vantarsi con gli amici”.

Playboy: Com’era lavorare con lui?

Jobs: “Wozniak si è occupato di quasi tutto, io mi sono dedicato alla parte della memoria e alla creazione del prodotto finale, che a lui non riusciva molto bene perchè era più un designer”.



Playboy: L’Apple I era solo per appassionati di elettronica?

Jobs: “Assolutamente si. Ne abbiamo venduti circa 150, nulla di consistente anche se comunque ci fruttò 95.000 dollari, facendomi capire che dietro il nostro hobby ci potesse essere un reale business”.

Playboy: Avevate idea di dove sareste potuti arrivare?

Jobs: “Non particolarmente. Wozniak si concentrava unicamente sull’aspetto ingegneristico, mentre io ero più orientato alla formazione di una vera e propria società, cercavo di capire cosa fosse, come funzionasse. Niente sarebbe successo senza di lui, nè senza di me. Ma Wozniak non è mai stato interessato alla Apple come compagnia, aveva altre idee e interessi, per questo poi ha lasciato”.

Playboy: Nel 1977 avete creato l’Apple II, che ha inaugurato la vera e propria rivoluzione informatica. L’avete sempre fatto per gli appassionati?

Jobs: “Non ci abbiamo lavorato solo noi, abbiamo coinvolto altre persone. L’innovatività dell’Apple II stava nel fatto che finalmente avesse le sembianze di un prodotto fatto e finito, il che non ha più coinvolto solo gli appassionati bensì un sacco di persone interessate a scoprire un computer, a giocarci. Il primo anno ne abbiamo venduti circa 4.000, poi tutto è cambiato: mentre nel 1976, quando ancora il nostro ufficio era un garage, avevamo fatturato 200 mila dollari, nel 1977 eravamo a 7 milioni, nel 1980 a 117 milioni, nel 1983 a 985 milioni e per quest’anno prevedo 1,5 miliardi di dollari”.

Playboy: Parliamo di soldi. Eri milionario già a 23 anni, qual è la differenza tra avere solo un milione di dollari e averne diverse centinaia?

Jobs: “E’ la visibilità. Ci sono decine di migliaia di persone che hanno un milione di dollari in America ma poche centinaia quelli come me. Non capisco ancora cosa i soldi significhino per me, è una grande responsabilità avere denaro da godersi, mi sento in dovere di spenderne un pò. Se uno muore, di certo non vuole lasciarne una grande parte ai figli perchè ciò rovinerebbe la loro esistenza. E se uno muore senza avere figli, lo lascia al governo, e credo che chiunque sarebbe in grado di investire soldi in un modo migliore del Governo. La sfida è capire come vivere con questo denaro e come investirlo nel mondo, donandolo o usandolo per le cause in cui si crede. Sono convinto che dare un dollaro sia più difficile che guadagnarne uno, perchè il problema della filantropia è che non c’è un parametro che aiuti a giudicare una persona e come userebbe i soldi ricevuti”.

Playboy: Sei una persona del tutto virtuosa oppure ti concedi qualche stravaganza?

Jobs: Ciò che amo di più sono i libri. E il sushi. Ma soprattutto la cosa più importante per me non costa nulla, ed è il tempo, che chiaramente è la risorsa più preziosa che abbiamo. Nel mio caso, il prezzo che pago è quello di non averne per la vita privata”.

Playboy: Dato il tuo successo economico hai la possibilità di realizzare sogni che pochi altri possono permettersi. Questa libertà ti spaventa?

Jobs: “E’ molto semplice avere delle idee e sogni fantastici quando la possibilità di realizzarli è remota. Quando invece hai la chance concreta di farlo, subentra una grande responsabilità, la vita diventa più difficile di quanto si possa pensare”.



Playboy: Cosa pensi che accadrà ai computer in un futuro prossimo?

Jobs: “Al momento li usiamo come fossero servitori, facendogli svolgere delle mansioni. Presto invece li useremo come assistenti, ad esempio potremo chiedere loro di monitorare certe cose per noi, come i valori della Borsa, agendo al posto nostro in base ai criteri da noi inseriti. Ci sarà un giorno in cui i computer faranno anche cento di queste azioni contemporaneamente, si comincerà a vedere nei prossimi mesi, in totale entro tre anni”.

Playboy: Stai per compiere 30 anni. Sai già cosa vuoi fare per il resto della tua vita?

Jobs: “Non sono sicuro. Di certo in qualche modo farò parte della Apple, magari non sarò sempre presente ma comunque manterrò un legame. Il fatto è che io mi sento ancora uno studente e credo che chiunque voglia vivere come un creativo debba essere pronto a non guardarsi indietro, a prendere tutto ciò che ha fatto e spingerlo via, voltare pagina. Il problema della visibilità è che se cominci a cambiare, tutti cercheranno di forzarti a rimanere ciò che hanno deciso tu sia. Più ci si espone ai media, meno si può restare artisi”.

Playboy: Potresti semplicemente ritirarti e goderti la vita, di certo non dovresti preoccuparti dei soldi. Invece continui a lavorare…

Jobs: [ride] “Perchè in verità mi sento in colpa. In colpa per averne così tanti”.

Leggendo questa lunga intervista abbiamo tutti la netta impressione che, se è vero che per molti versi Steve Jobs sia rimasto lo stesso, per tanti altri aspetti, invece, è cambiato profondamente. E’ vero, il tempo passa per tutti e man mano che si diventa grandi si perde quella sensazione di “onnipotenza” del “posso fare tutto”, del “chissenefrega”…ecc. Steve Jobs era esattamente questo: voleva spaccare il mondo e ci è riuscito……voleva cambiarlo, e ci è riuscito….voleva creare i computer più degni di questo nome….ed è riuscito anche in questo…e molto altro. Era un impavido, un uomo senza paura, senza peli sulla lingua e senza freni. Ed è anche grazie a questo suo modo di essere che è riuscito nel suo intento.

Nelle sue parole, in questa intervista, non mancano poi tantissimi riferimenti al futuro che lui, dall’alto della sua storica lungimiranza, riusciva a vedere più di chiunque altro. Prevedeva l’avvento dei computer nelle case, l’avvento di una rete globale (internet) che avrebbe connesso tutti, prevedeva addirittura i computer del futuro, con multitasking e software potenti…ecc Il tempo gli ha dato ragione e insieme alla tecnologia è cambiato molto anche lui.


L’attenzione al dettaglio, la cura maniacale del design, il rapporto con i dipendenti…ecc., sono tutte cose che Steve Jobs ha portato avanti negli anni e che non sono mai cambiate. E’ cambiato invece il suo rapporto con la vita, per ovvie ragioni. La maturità, la battaglia con le sue malattie, le grandi delusioni e batoste subite soprattutto a causa del suo allontanamento da Apple, sono tutte cose che lo hanno cambiato, forse in meglio…chi lo sa.

Lo Steve Jobs di oggi è una persona consapevole del suo travagliato percorso, è una persona saggia e profondamente legata a ciò che ha, prima creato, e poi saputo abilmente rinnovare.

La Apple di oggi non sarebbe mai diventata quello che è diventata, se Steve Jobs non avesse avuto tutte le vicessitudini che ha avuto e se non fosse cambiato, commettendo molti meno errori del passato.

Ma Steve Jobs è riuscito anche in un’altra missione: creare un senso di appartenenza alla propria azienda senza eguali al mondo, ponendo delle basi solide, in questo modo, alla Apple del futuro, quando lui non sarà più sul ponte di comando.

Rimossa la custodia del presunto iPhone 5: solo un errore oppure no?

Qualche giorno fa vi abbiamo segnalato la presenza in rete di una misteriosa custodia studiata per “iPhone 5″ proveniente direttamente dalla Cina e, nello specifico, dal noto portale Alibaba.com, famoso per aver suggerito già in passato alcune preziose indicazioni relative ai prodotti Apple poi rivelatesi fondate. Oggi questa custodia è stata rimossa dal portale. Semplice errore o c’è qualcosa di più?


Come riportato da 9To5Mac, lo stesso episodio venne a verificarsi qualche mese fa con alcune custodie per iPad 2, le quali vennero inserite su Alibaba per qualche giorno e, dopo aver attirato l’attenzione dei media, furono prontamente rimosse dai responsabili del portale grazie anche all’intervento dei legali di Apple.

Tali custodie rivelarono in anticipo diverse caratteristiche dell’iPad 2, tra cui la presenza di un nuovo altoparlante, delle due fotocamere, e un design completamente nuovo e molto più sottile di quello del primo modello. Non sappiamo se anche in questo caso vi sia stato un “intervento dall’alto” per far in modo che l’accessorio venisse rimosso dal sito in questione, ma sicuramente l’episodio risulta piuttosto strano e l’ipotesi appena avanzata potrebbe non essere compeltamente fuori luogo.

L’iPhone di quinta generazione avrà realmente lo stesso design dell’attuale iPhone 4 con modulo LED Flash ridisegnato?

domenica 1 maggio 2011

8 accessori per Iphone che vorremo avere...

In commercio ci sono tantissimi accessori per iPhone, ma tanti altri sono rimasti dei semplici concept o solo delle simpatiche trovate di utenti alquanto originali. Tra questi, quali sono gli accessori che vorremmo fossero realizzati realmente per iPhone?
Stampante USB

Una stampante portatile che, collegata all’iPhone, può stampare foto e documenti.
Manometro per pressione gomme

Un manometro che consente di misurare la pressione delle gomme, trasferendo i risultati su iPhone
Un rasoio elettrico…

Alimentato grazie all’iPhone, un rasoio piccolissimo per non rimanere mai senza…
Il binocolo

Un binocolo che, tramite collegamento bluetooth, consente di visualizzare su iPhone immagini davvero spettacolari…
Controller in stile Wii

Una delle cose che è già in fase di produzione, almeno relativamente ai controller Wii: un accessorio che si implementi alla perfezione con iPhone (e che non siano proprio i controller Nintendo) e consenta di giocare a titoli appositamente pensati per esso.
Puntatore Laser

Un puntatore laser alimentato dall’iPhone, per indicare oggetti o presentazioni
Spray anti-impronte

Uno potente sprauy che magicamente cancelli tutte le impronte presenti sul display dell’iPhone…
Quale vorreste?
Di questi bizzarri accessori, quali vorreste poter usare sul vostro iPhone?

Iphone dedicato al Royal Wedding

L’evento mediatico dell’anno non poteva non avere ripercussioni anche sul mondo iPhone, ed ecco che la Goldgenie ha deciso di creare un melafonino di lusso dedicato al matrimonio del principe William e della giovane Kate.


La Goldgenie ha realizzato tre modelli di iPhone 4: uno in oro giallo, uno in platino ed uno in oro rosa. In tutte le versioni abbiamo una serie di diamanti da 9 carati e zaffiri di diversa misura, presenti sul retro, sul logo della Mela e soprattutto sul bordo del dispositivo.


I prezzi? 38 mila e 400 dollari per la versione platino e 34 mila dollari per le due versioni in oro. Ma soltanto 50 acquirenti potranno avere la fortuna di possederne uno, essendo questi iPhone in edizione limitata.

martedì 26 aprile 2011

South Park introduce l’HUMANCENTiPad

Negli USA, mercoledì inizierà la 15esima stagione di South Park ed Apple sarà presente nella puntata!
Comedy Central ha pubblicato una clip in anteprima che mostra Steve Jobs presentare un nuovo tablet Apple, denominato HUMANCENTiPad. La clip non è propriamente educativa, ma del resto è in linea con l’irriverenza della serie South Park, per cui ne consigliamo la visione solo ad un pubblico adulto.

mercoledì 20 aprile 2011

I fan Android insorgono: è stata Apple a copiare Samsung

Dopo la denuncia depositata da Apple contro Samsung, rea di aver copiato il design e l’interfaccia degli iDevice con i modelli Galaxy S e Tab, in rete i fan Android hanno diffuso in modo virale, tramite forum e social network, un’immagine che dimostrerebbe come in realtà sia stata Apple a copiare Samsung.

Secondo questa immagine, l’iPhone 2G avrebbe ripreso il design del Samsung F700, come dimostrano le date di presentazione e di lancio. I fan Android affermano che il Samsung F700, con sfondo nero, icone a griglia e bordi tondeggianti, sarebbe stato presentato al CeBIT del 2006 e lanciato a febbraio 2007, mentre l’iPhone 2G è stato presentato al MacWorld nel gennaio del 2007, per poi essere lanciato a giugno.
Peccato che la presentazione del 2006 era soltanto di natura “tecnica”, vennero cioè presentate le caratteristiche tecniche del futuro F700, senza però mostrare alcun tipo di immagine. Samgung ha infatti mostrato per la prima volta l’F700 soltanto nel febbraio 2007, un mese dopo la presentazione dell’iPhone.
Ed infatti, la stessa Samsung presentò questo modello come “la risposta all’iPhone”, contando su alcune caratteristiche (fotocamera da 5mpx, supporto alle reti HSDPA) che non erano presenti sullo smartphone di Apple.

martedì 19 aprile 2011

Apple accusa Samsung di aver copiato il design dei suoi iDevice


Dal punto di vista del design, i prodotti di casa Apple sono stati spesso oggetto di ispirazione per i produttori di tecnologia. Dall’iMac colorato fino all’ultima creazione di Jobs e soci poi, questa tendenza è diventata poco gradita ai piani alti del quartier generale di Cupertino, che ha iniziato a fare la voce grossa.
L’ultima causa in ordine di tempo contro i presunti plagiatori di design Apple ci viene riportata direttamente da Apple Insider, e vede Jobs e soci accusare ilcolosso sudcoreano di aver copiato il design dell’iPhone e dell’iPad per realizzare prodotti come il Galaxy S, il Nexus S, gli Epic 4, nonché il Galaxy Tab, violando così ibrevetti depositati da Apple stessa sul design dei suoi iDevice.
La dichiarazione ufficiale rilasciata dall’azienda della mela morsicata usa toni decisamente polemici nei confronti di Samsung, rischiando di compromettere i rapporti con quello che ricordiamo essere in ogni caso uno dei principali fornitori di componenti per gli stessi dispositivi designed in Cupertino:
“Invece che innovare e sviluppare una propria tecnologia ed uno stile unico per i suoi smartphone e tablets, Samsung ha scelto di copiare la tecnologia, le interfacce e l’innovativo stile Apple con questi prodotti.”
Una causa simile è stata già intentata un anno fa nei confronti di HTC, accusata di aver violato 20 brevetti relativi all’iPhone nella realizzazione del suo Nexus One, e le parole usate allora da His Steveness non furono di certo più morbide:
“Possiamo stare fermi a guardare la concorrenza che ci ruba le nostre invenzioni brevettate, oppure possiamo fare qualcosa in merito. Noi abbiamo deciso di fare qualcosa. Noi riteniamo che la competizione sia sana, ma la concorrenza dovrebbe creare la sua propria tecnologia, non rubare la nostra.”
C’è de credere che Jobs e soci andranno fino in fondo anche stavolta, perdifendere le loro creazioni originali. Probabilmente a Cupertino brucia ancora la ferita aperta nel 1984, e non sarà facile a richiudersi.

lunedì 18 aprile 2011

Nuone App per Iphone


  • MyFont da 0,79 € a Gratis
    Applicazione che ci permetterà di creare font per il nostro iPhone partendo direttamente dai caratteri scritti a mano. In inglese.

  • yReader, da 0,79 € a Gratis
    Applicazione per gestire i nostri feed RSS, tramite Google Reader. In inglese.

  • Rocket Fart, da 3,99 € a Gratis
    Gioco trasposto su iPhone e noto tra i giocatori di Xobox. Usiamo le “emissioni gassose” del nostro corpo per sfuggire ai pericoli. In inglese.

  • Reiner Knizia’s Money, da 2,39 € a Gratis
    Gioco in cui dovremo gestire il denaro a disposizione… spendendolo. Applicazione universal. In inglese.

  • Tesla Wars, da 0,79 € a Gratis
    Gioco basato sul classico stile tower defense e riuscire a sopportare i diversi attacchi. In inglese.

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    Per chi non conosce l’inglese, questa applicazione lo aiuterà ad impararlo. In inglese.

  • Mr. Mustache da 0,79 € a Gratis
    Divertente applicazione in cui potremo applicare dei baffi ai volti presenti nelle nostre foto. In inglese.

  • MIDI Remote da 2,39 € a Gratis
    Un controller midi attraverso il WiFi con supporto a GarageBand. Applicazione Universal. In inglese.

  • Quick Charts da 0,79 € a Gratis
    Con questa applicazione avremo modo di creare velocemente dei grafici e condividerli via eamil. In inglese.

  • Rogue Runner da 0,79 € a Gratis
    Un super soldato alla guida dei propri mezzi che dovrà, come sempre, salvarsi dai vari attacchi. In inglese.

  • Nota:  i prezzi e le offerte indicate in questo articolo sono valide durante la scrittura dello stesso e per questo potrebbero subire variazioni nelle prossime ore.

    Prezziario


         





      IPHONE 3g o 3gs

    -     Vetro rotto  -  50,00€
    -          Cover Spaccata - 60,00 Euro                                                                                                  
    -          LCD guasto - 50,00 Euro                                                                  
    -          Antenna da sostituire - 30,00 Euro
    -          Pulsanti rotti - da 25,00 Euro
    -     Sostituzione dock per ricarica 40,00 Euro
    -     Sostituzione mic o amplificatore 40,00 Euro
    -     Sostituzione batteria 40,00 Euro
    -          Sblocco IPhone- 20,00 Euro









    IPHONE 4g/4s

    -     Vetro rotto con LCD  -  95,00€
                -     Sostituzione dock per carica 55,00 Euro      
    -          Antenna da sostituire - 40,00 Euro
    -          Pulsanti rotti - da 30,00 Euro
    -     Sostituzione dock per ricarica 45,00 Euro
    -     Sostituzione mic o amplificatore 45,00 Euro
    -     Sostituzione batteria 60,00 Euro
                -          Sblocco IPhone- 20,00 Euro   

    martedì 12 aprile 2011

    AppTrackr: scaricare programmi gratis per iPhone ed iPad in formato .ipa

    Avete eseguito il Jailbreak sul vostro iPhone, Ipod o Ipad?
    Volete installare qualche applicazione o gioco gratuitamente senza passare per AppStore?
    Ecco a voi, allora un breve articolo che vi farà molto comodo.
    AppTrackr è attualmente il maggiore sito internazionale per quanto riguarda programmi e giochi in formato .ipa per iPhone ed iPad.
    Il sito è organizzato alla perfezione. Ogni giorno troverete tantissime applicazioni per i vostri smartphone, da scaricare direttamente sul desktop in formato .ipa, pronte per essere importate in iTunes e sincronizzate con i vostri dispositivi.
    Se non trovate l’applicazione di cui avete bisogno in prima pagina, è sempre possibile utilizzare la comodissima funzione di ricerca, che in pochi istanti individuerà il programma più adatto alle vostre esigenze.
    Il sito è davvero fornitissimo, ed è quasi impossibile non trovare un particolare programma o gioco al suo interno.
    ATTENZIONE: sul sito si trovano sia programmi gratuiti che programmi a pagamento, i quali vengono forniti con crack e quindi illegalmente. Se li scaricate, assumetevene ogni responsabilità, sapendo che si tratta di un’operazione illegale.

    lunedì 11 aprile 2011

    Gli utenti iPhone sono i più spendaccioni…

    Quanto spendono gli utenti iPhone rispetto a quelli di altri smartphone? Analizzando le spese effettuate con la carta di credito, si evince che chi possiede un melafonino spende mediamente qualche dollaro in più rispetto agli utenti Blackberry, Android e Windows Mobile.




    L’analisi è stata condotta dalla Pageonce su un campione di circa 5000 utenti per piattaforma. Alcuni analisti, un po’ per gioco, hanno affermato che gli utenti delle altre piattaforme spendono meno perchè stanno mettendo da parte i soldi per acquistare un iPhone…

    domenica 10 aprile 2011

    iPhone, ad Apple costa 200$

    Oltre a chi ha smontato iPhone per capire le componenti che usa c'è anche chi l'ha fatto per capire quanto Apple ci guadagna e la risposta è confortante per gli azionisti della Mela: parecchio e comunque sensibilmente più di quanto non guadagni la media della concorrenza. A fare una valutazione, anche se di massima visto che è difficile conoscere esattamente i costi praticati ad Apple dai suoi fornitori (Cupertino è famosa per spuntare prezzi impossibili ad altri protagonisti dell'IT) è stata Portelligent. Secondo le stime un iPhone costa in materiali circa 200$ (o 220$ per la versione da 8 GB) cui si devono aggiungere i costi di assemblaggio finale e di spedizione e marketing ovviameente oltre a quelli di ricerca e sviluppo. In ogni caso secondo Portelligent è sensato pensare che il telefono produca margini intorno al 50%. La componente più costosa, secondo la società di analisi, è lo schermo che potrebbe avere un prezzo di circa 60$. A fornirlo, come noto, è la tedesca Balda. Anche il processore Samsung è una parte che ha un costo rilevante. Un aspetto rilevante sollevato da Portelligent è l'identità dell'assemblatore che non è stata dichiarato da Apple e che resta misterioso in quanto Hon Hai (e la sua controllata Foxcon), principale indiziata, ha negato di essere la società che costruisce i telefoni. Chiunque esso sia, in ogni caso, sottolinea Portelligent, si tratta di una realtà capace di prodotti sofisticati e di alta precisione vista la qualità degli interni del telefono.

    venerdì 8 aprile 2011

    Disponibile jailbreak per ios 4.3.1

    A poche settimane dal rilascio di IOS 4.3.1, il sistema operativo di Apple, è disponibile il jailbreak che consente di sbloccare i dispositivi della Mela per inserire su di essi programmi non autorizzati dalla Apple ma gratuiti.
    Sono stati dunque sbloccati iPhone 4 (solo GSM, in quanto il modello Verizon non ha ancora ricevuto l’update alla versione 4.3.1) e iPhone 3GS, iPod Touch 3G e 4G, Apple TV ed iPad sui quali gli hacker del Dev-Team sono riusciti a far girare Cydia, lo store che permette di installare pacchetti aggiuntivi sui dispositivi Apple senza passare al vaglio di Cupertino.
    E' possibile eseguire il jailbreak 4.3.1 con RedsnOw seguendo queste istruzioni e con PwnageTool seguendo invece le istruzioni presenti qui.

    Il Jailbreak IOS 4.3.1 
    con RedsnOw e PwnageTool è di tipo Untethered ovvero permanente per cui non è necessario seguire la procedura di sblocco ad ogni avvio.

    Prezziario


         





      IPHONE 3g o 3gs

    -     Vetro rotto  -  55,00€
    -          Cover Spaccata - 65,00 Euro                                                                                                  
    -          LCD guasto - 60,00 Euro                                                                  
    -          Antenna da sostituire - 40,00 Euro
    -          Pulsanti rotti - da 30,00 Euro
    -     Sostituzione dock per ricarica 45,00 Euro
    -     Sostituzione mic o amplificatore 45,00 Euro
    -     Sostituzione batteria 45,00 Euro
    -          Sblocco IPhone- 20,00 Euro









    IPHONE 4g

    -     Vetro rotto con LCD  -  95,00€
    -     Sostituzione dock per carica 55,00 Euro                                                                                              

    giovedì 7 aprile 2011

    Lavorare negli Apple Store, ecco come si svolgono i colloqui di lavoro

    L’Apple Career Seminar

    La vicenda ha inizio il 2 Marzo, data in cui viene inviata la candidatura. Solo due giorni dopo, Apple risponde con una email, invitando il candidato a presentarsi presso un hotel a Phoenix per partecipare ad un meeting chiamato Apple Career Seminar. Come richiesto da Apple, è necessario inviare la conferma di partecipazione entro 24 ore, in quanto i posti disponibili vengono occupati rapidamente.
    Il primo colloquio di lavoro si tiene sotto forma di evento di gruppo. Una volta entrati nella sala conferenze, ha inizio l’incontro – della durata di circa 2 ore – durante il quale vengono esposti dei video nei quali si spiega “come” sia lavorare per Apple. Inoltre, vengono presentati al pubblico alcuni manager, vengono poste alcune domande al gruppo riguardanti Apple ed i suoi prodotti ed infine ogni candidati presenta la persona che siede al proprio fianco.
    Nel frattempo, a fondo sala, 6 manager osservano l’evolversi dell’evento e prendono nota di tutto ciò che viene detto e fatto. Verso la fine della conferenza, il gruppo viene suddiviso in sotto-gruppi da sei persona e, a turno, si risponde alle classiche domande che ognuno di noi si aspetterebbe da un colloquio: ”Perchè desideri lavorare per Apple?”, “Raccontami di un episodio nel quale hai dovuto affrontare un cliente arrabbiato”. Terminato l’evento, i candidati vengono informati che entro 48 ore riceveranno l’esito del primo colloquio.

    Il secondo colloquio (telefonico) di lavoro

    Appena 72 ore dopo il primo colloquio, il candidato riceve una chiamata nella quale viene chiesto se si è ancora interessati al lavorare per Apple e, nell’eventualità, a quale posto di lavoro si aspiri. Nel caso dell’autore dell’articolo originale, la scelta ricade sulla figura di dipendente nel settore I degli Apple Store. Dopo una serie di ulteriori domande, si viene invitati a sostenere un colloquio personale il giorno successivo. Al telefono, vengono poste le seguenti domande: “Raccontami delle tue esperienze tecniche”, “Raccontami di un’esperienza nella quale hai dovuto eseguire un’operazione tecnica senza avere conoscenze pregresse riguardanti tale argomento”.

    Il terzo step

    A causa di alcuni ritardi temporali, il terzo colloquio viene sostenuto in questo caso in coppia. Le domande che vengono poste sono relative a esperienze di lavoro passate, tant’è che alcune domande sono molto simili ad altre fatte nei precedenti colloqui. Vi sono alcune domande particolari come la seguente: “Raccontami di un episodio in cui ha superato le aspettative altrui”, “Raccontami di un episodio in cui non hai raggiunto le tue aspettative personali”.
    Visto il buon esisto di questo terzo step, il manager incaricato di porre le domande chiede ad entrambi i candidati di ripresentarsi per un ulteriore colloquio di lavoro. Una curiosità è il fatto che, al telefono, è stato esplicitamente suggerito al candidato di non presentarsi al colloquio in camicia o con la cravatta.

    Il quarto colloquio di lavoro

    Il quarto gradino di questa lunga scalata è forse quello più interessante, soprattutto per le domande che vengono rivolte al candidato – che ricordiamo essere un blogger di CultOfMac. Le domande, pur partendo in tono tranquillo (“Perchè vorresti lavorare per Apple?”), assumono presto un carattere fortemente personale: “Che siti Web visiti?”,”Come ha iniziato a scrivere su CultOfMac?”, “Vuoi laurearti in letteratura inglese, che attinenza ha con Apple?”,”Saresti disposto a non scrivere più sul blog?”, “Sicuro?”,”Dove vorresti essere tra 5 anni?”,”Cosa vuoi arrivare ad ottenere lavorando per Apple?”.
    Il manager che conduce il colloquio indica poi al candidato che, nel caso di esito positivo, riceverà entro 72 l’offerta di lavoro.

    Esito finale

    Rifiuto. Passa un’intera settimana senza alcun messaggio da Apple. Infine, 7 giorni dopo l’ultimo colloquio, la segretaria del manager chiama il candidato affermando che nonostante ad Apple avesse fatto piacere conoscerlo “si sarebbero mossi verso un’altra direzione”. Fine della chiamata. Un gesto freddo, molto differente dalla gentilezza che il candidato riscontra invece in tutte le altre occasioni.
    Altri candidati hanno ricevuto solo un’email di rifiuto. Non è dunque chiaro il protocollo adottato per rifiutare le candidature al posto di lavoro.

    Consigli utili

    Dopo questa infelice esperienza, CultOfMac riporta una serie di consigli utili che potrebbero servire ad eventuali aspiranti dipendenti di un Apple Store:
    1) Trovare una raccomandazione, ad esempio un dipendente di uno Store – al primo meeting potrebbe tornarvi utile
    2) Essere estroversi – presentarsi amichevoli, con tutti
    3) Non basta la conoscenza tecnica, bisogna avere personalità. Capire come si comportano i dipendenti negli Store può essere d’aiuto
    4) Conoscere i prodotti – anche questo può essere molto importante e di forte aiuto
    Ricordiamo che questo è un episodio che riguarda una singola persona, pertanto non è detto che Apple adotti gli stessi sistemi ovunque. In ogni caso, è lecito pensare che il modello generale non si discosti troppo da quanto raccontato in questo articolo.
    Gli spunti per commentare, riflettere e giudicare sono notevoli. Non vi resta che esprimere la vostra, come sempre, tramite un commento.

    martedì 5 aprile 2011

    iPhone con una cover molto particolare: un nuovo accessorio presentato al Baselworld 2011

    Se non siete soddisfatti della cover del vostro iPhone e volete un accessorio lussuoso ed elegante, questo nuovo oggetto presentato nel corso del Baselworld 2011, il salone attualmente in corso a Basilea, è quello che fa per voi. La nuova creazione firmata De Bethune è una cover per iPhone molto particolare, dal momento che è realizzata in pelle di coccodrillo e presenta un raffinato orologio incorporato.

    domenica 3 aprile 2011

    Schmidt supera Steve Jobs e diventa il CEO più apprezzato dai dipendenti

    Malgrado Steve Jobs sia stato premiato come uno dei migliori CEO del mondo, una nuova classifica lo porta dal primo al secondo posto nell’indice di gradimento dei dipendenti.




    Nella classifica dei CEO più apprezzati e amati dai propri dipendenti, infatti, Steve Jobs perde una posizione e passa dal primo al secondo posto. Se nel 2010 il suo indice di gradimento era pari al 98%, quest’anno è sceso al 95%. Sale, invece, Schmidt di Google, che passa dal 93% al 96%.

    sabato 2 aprile 2011

     


    Siamo nel 2041 e Apple ha da poco lanciato il nuovissimo iPhone 44G, un ignaro utente gira per la città e si accorge che il nuovo dispositivo Apple è in grado di fare qualsiasi cosa…
                                                           

    giovedì 31 marzo 2011

    Prezziario

         





      IPHONE 3g o 3gs

    -     Vetro rotto  -  55,00€
    -          Cover Spaccata - 65,00 Euro                                                                                                   
    -          LCD guasto - 60,00 Euro                                                                  
    -          Antenna da sostituire - 40,00 Euro
    -          Pulsanti rotti - 30,00 Euro
    -     Sostituzione dock per ricarica 45,00 Euro
    -     Sostituzione mic o amplificatore 45,00 Euro
    -     Sostituzione batteria 45,00 Euro
    -          Sblocco IPhone- 20,00 Euro









    IPHONE 4g

    -     Vetro rotto con LCD  -  95,00€
    -     Sostituzione dock per carica 55,00 Euro